Tesi Di Licenza Padre Henri Michel Agniman
Abstract
Il realismo come posizione metafisica afferma l’esistenza di una realtà indipendente dalle nostre menti, pensieri e linguaggio. In un’epoca che spesso concepisce la realtà come costruita, il realismo riafferma l’indipendenza del mondo dalla coscienza. La mia tesi esplora questa prospettiva confrontando le visioni di Maurizio Ferraris e Clément Rosset. Ferraris, promotore del Nuovo Realismo, capovolge la priorità epistemologica del postmodernismo, affermando la priorità ontologica dell’essere sull’epistemologia. Per lui, la realtà esiste e ci resiste, possedendo una sua autonomia che si sottrae alle interpretazioni soggettive. Rosset presenta un realismo più radicale, criticando l’idea di ripresentazione o doppio. Il reale, per lui, è “idiota” nel senso etimologico: proprio, singolare, unico e irripetibile. La conoscenza della realtà passa attraverso l’accettazione della sua irriducibilità e della sua natura non mediata, culminando in un’allegoria tragica. […] La tesi invita a riflettere sul nostro rapporto con il reale, sul ruolo della conoscenza nel coglierlo o fraintenderlo, spingendoci ad accettare l’oggettività e la singolarità del reale e dunque la possibilità di una sua verità oggettiva.
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