QUI POSTULAZIONE #78 - Nonostante la pioggia… per l’Assunta
Padre Cesare Mencattini, ucciso due anni dopo mentre si recava in bicicletta per trattare col suo vescovo l’acquisto di un terreno per la missione, nel 1939 partecipò alle celebrazioni per il 15 agosto in uno dei villaggi che aveva in cura. Fu l’occasione per vivere un intenso momento mariano assieme a fedeli giunti anche da lontano noncuranti delle avverse condizioni meteorologiche.
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17 Agosto
Le piogge durarono fino alla vigilia dell’Assunta. Solo verso mezzogiorno l’acqua cessò. Avevo già perso la speranza di partire per Tchoang-sin-tchoang, cristianità designata per passarvi la festa. Da Pa-li-ing fin là era tutto un gran lago. Contro ogni speranza, dopo mezzogiorno, vidi arrivare in residenza due giovanotti. Erano cristiani di Tchoang-sin-tchoang, venuti a ricevermi con la barca. Un gran barcone che avevano lasciato due o tre ly lontano da Pa-li-ing. Alle cinque pomeridiane riuscimmo a metterci in viaggio. Si unirono anche alcune cristiane di Pali-ing con la suora indigena che dirige la scuola femminile della residenza. Come proibire loro di venire alla festa? Se non le avessero aspettate con la barca, ci dissero che avrebbero fatto tutta la strada a piedi nell’acqua. Per loro si perse tempo e si fece notte di almeno due ore. Fortuna che si viaggiava secondo corrente. Quando, vicino al paese, l’acqua divenne molto bassa sì che era impossibile remare, quei due giovanotti scesero nell’acqua e spinsero la barca più che poterono, finché rimanemmo appena un km lontano dal villaggio.
Percorremmo questo tratto di strada, ora affondando il piede in una profonda fanghiglia ed ora passando a guado delle fosse d’acqua. Quando giungemmo in paese, dovevano essere più delle dieci. C’erano ancora delle persone ad aspettarmi, specialmente i ragazzi che, quando mi videro, sfogarono il loro entusiasmo. Per tutto il giorno avevano temuto che l’acqua impedisse la mia venuta. Allora sarebbe stato perduto tutto il lavoro in cui, per vari giorni, erano stati occupati, pulendo la Cappella ed addobbandola. Fui veramente contento della loro opera. Avevano attaccato perfino drappi di seta.
La festa riuscì bene, con la Messa cantata e la Benedizione Eucaristica nel pomeriggio. Cerimonie, canti, tutto ciò che si poté fare di straordinario, fu eseguito dai ragazzi e dalle ragazze del paese. Non aspettavo la partecipazione dei cristiani dal di fuori. Con tant’acqua che v’era in giro, per essi muoversi di casa, sarebbe stata un’impresa troppo straordinaria. Eppure vi fu chi venne, non badando al pericolo della pioggia ed all’acqua che, per lunghi tratti, allagava le strade.
Dopo la festa rimasi là ancora due giorni a godermi le punture delle zanzare. Povero me! Da capo a piedi, dovunque, lasciarono il segno della loro crudeltà.

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