Este livro-reportagem, amparado nos preceitos do jornalismo humanitário sob uma perspectiva missionária, é fruto de um processo de escuta e diálogo. Ele tem a missão essencial de reproduzir, em sua essência e veracidade, as histórias de refugiados e migrantes venezuelanos no Brasil, diante de uma crise humanitária em seu país. São narrativas de dificuldades, de tristezas e de alegrias, desde a sua chegada até à própria integração, em busca de “fronteiras abertas” na sociedade: Igreja, gastronomia, ensino, comunicação, lazer, cultura e trabalho. Ao mesmo tempo retrata histórias de brasileiros solidários, testemunhas fiéis da essência da encíclica “Fratelli tutti” do Papa Francisco sobre a responsabilidade fraterna e a amizade social.

Questo reportage, sostenuto dai precetti del giornalismo umanitario in una prospettiva missionaria, è il risultato di un processo di ascolto e dialogo. La sua missione essenziale è riprodurre, nella sostanza e nella veridicità, le storie dei rifugiati e migranti venezuelani in Brasile, di fronte a una crisi umanitaria nel loro paese. Sono narrazioni di difficoltà, tristezza e gioia, dal loro arrivo alla propria integrazione, alla ricerca di “confini aperti” nella società: Chiesa, gastronomia, insegnamento, comunicazione, tempo libero, cultura e lavoro. Allo stesso tempo, racconta storie di brasiliani solidali, testimoni fedeli dell'essenza dell'enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco sulla responsabilità fraterna e l'amicizia sociale.

This book is a product of 42 years of lived-experience of Fr. Peter Geremia, a zealous missionary, a Tribal Filipino Advocate, Justice and Peace promoter, a Spiritual guru, and a Father to the poor. Reading this book will not only give you a glimpse of his hard work in mission and an insight of what a missionary work has contibuted a lot in the growth and development of the Tribal-filipino faith-communities and Basic Ecclesial Communities in the Diocese of Kidapawan.

Un libro che racchiude la bella testimonianza umana e cristiana di P. Vincenzo Pavan che ha trascorso la sua vita in Brasile. I racconti delle sue avventure ci accompagnano con semplicità e leggerezza ad una riflessione profonda che ci avvicina alla Parola. Padre Vincenzo  ha saputo creare un vero e sincero catechismo per adulti a per bambini dove il sorriso si confonde con la tristezza e quest'ultima con la felicità dei doni ricevuti, il tutto intriso dalla dignità che i diversi personaggi regalano al lettore.

Tesi di licenza in Diritto Canonico di P. George Sabu PALLIPARAMBIL.

Many forms of fraternal life in common have emerged in the Church from its foundation. One of such forms of fraternal life in common was identified and recognized in the 1917 code as“societies of men or women living in common without vows.” Since the members of these societies of common life did not have vows, they were different from the religious institutes.The 1983 code gave a new identity to this group by naming them “societies of apostolic life.” Because of the life in common and many other similarities, there still exists a lot of confusion among the faithful about societies of apostolic life. Therefore, this paper delves into the canonical obligation of common life in the societies of apostolic life in general and into the proper law regarding common life in the Pontifical Institute for Foreign Missions (P.I.M.E.) in particular. This paper presents a historical and canonical developments of what are now knownas Societies of Apostolic Life and the obligation of common life in the code and in the particular law of P.I.M.E. Like religious institutes, societies of apostolic life have life in common as brothers or sisters to pursue the perfection of charity. However, each society has its own way of living that common life, thus, making a difference in common life from that of the religious.

Il celibato ecclesiastico è attualmente al centro di tantissimi dibattiti all'interno della Chiesa Cattolica. Non solo a causa della diversità di interpretazione dei suoi fondamenti biblici e della disparità con cui esso è vissuto dalle varie Chiese Cristiane, ma anche perché non pochi cattolici ed ecclesiastici sono convinti che una delle spinte più forti verso le revisione della disciplina del celibato ecclesiastico venga proprio dal Concilio Vaticano II. La verità invece è che il Vaticano II ha sostenuto e raccomandato il celibato ecclesiastico, fino a presentarlo come una virtù sacerdotale irrinunciabile per coloro, sia celibi che sposati, che in Oriente o in Occidente sono chiamati al sacerdozio cattolico. Per molti questa può essere una grande sorpresa, ma è un dato di fatto che merita di essere sottolineato e propriamente spiegato a tutti coloro che sono interessati al tema del celibato. Proprio per questo la presente pubblicazione si sviluppa su due assi principali: da una parte l'analisi del pensiero conciliare sul "celibato ecclesiastico" e dall'altra l'approfondimento magisteriale fattone da Paolo VI, sulla base della dottrina e della storia bimillenaria della Chiesa.

Tesi di dottorato di P. Alberto CACCARO.

Nel 2023 ricorre il centesimo anniversario della nascita di Jacques Dupuis (5 dicembre 1923 - 28 dicembre 2004). Gesuita, teologo di fama mondiale, Dupuis fu prima missionario in India, poi docente di teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove visse fino alla morte. Il desiderio di approfondire il pensiero di questo teologo e missionario mi accompagna da anni. Da quando, concludendo la tesi per il conseguimento del Baccalaureato in teologia, nel 1995, dedicata alla «singolarità di Cristo» nella teologia di Giovanni Moioli lasciavo, tra le possibili piste per il prosieguo della ricerca, anche l’idea di «mettere a tema il rapporto tra l’assolutezza-singolarità di Cristo in ordine alla salvezza e ruolo delle religioni non cristiane».

L'opera si caratterizza per essere sintetica, ricca di contenuti e di facile lettura. Si rivolge a giovani e adulti, con lo scopo di aiutarli nella preghiera personale o comunitaria e offrire loro spunti di vita spirituale, a partire dalle parole di questo grande uomo che fu mistico e profeta. Infatti, le belle riflessioni di Dom Luciano Mendes de Almeida permettono di interiorizzare meglio la Parola di Dio e rinnovare l'impegno missionario cristiano (www.paulinas.com.br)

Angelo Bianchi nacque a Melegnano il 12 agosto 1904. Giovanissimo sentì la vocazione alle missioni estere ed entrò, per realizzare la sua vocazione religiosa, nel Pontificio Istituto delle Missioni Estere di Milano. Fu ordinato sacerdote nel 1927 e nello stesso anno partiva per l’India, dove si segnalò per la sua bontà, per la sua intelligenza e per il suo cuore. Fu costruttore di opere imponenti, religiose e civiche, di natura ecclesiastica e di natura laica sociale, culturale e assistenziale, lasciando larga fama fra i suoi Indiani che lo amavano profondamente. Salì i gradi della gerarchia ecclesiastica e venne nominato vicario generale della sua diocesi. Padre Angelino Bianchi ha passato 41 anni in missione, dei quali ben 34 come vicario generale di due vescovi della diocesi indiana di Vijayavada. Morì il 20 giugno 1968, all’età di 64 anni. E’ sepolto in India. nel cimitero di Gundavala tra i suoi diletti cristiani.

Tesi di dottorato di P. Gabriele Hisayoshi MORIGUCHI.

L’oggetto dello studio è l’interpretazione e la funzione dei tre ritornelli «il Logos di Dio/Signore cresceva» (At 6,7; 12,24; 19,20) nel contesto della duplice opera lucana, della lettura intertestuale della Bibbia e nel background culturale dell’epoca. Oltre ad offrire un bilancio dei contributi degli ultimi 25 anni, la ricerca propone e approfondisce una diversa linea interpretativa rispetto a quella maggioritaria che intende i tre sommari come una descrizione della crescita ecclesiale. L’indagine intende offrire anche un approfondimento sul contenuto e su alcune caratteristiche del Logos divino in alcuni passi lucani che presentano i sintagmi il Logos di Dio e il Logos  del Signore.

Qu'est-ce que la sorcellerie ?

Une science, une religion, un mythe du passé, une légende tombée dans les oubliettes, un terme simplement en désuétude ou une réalité actuelle et présente ? La sorcellerie est-elle exercée ouvertement ou pratiquée clandestinement ? La sorcellerie est-elle une fiction qui n'existe que dans les livres et les films ?

Certains ont une peur viscérale de la sorcellerie. Pour d'autres, c'est un sujet tabou : interdit d’en parler. Mais nous avons décidé de briser ce tabou, parce que c'est justement ce dont nous parlons dans ce livre.

Questions-réponses sur la sorcellerie ne fait ni le procès ni l’apologie de la sorcellerie. C'est un récit fascinant qui fait voyager le lecteur entre la Côte-d'Ivoire et le Mexique, en le plongeant dans les dédales peu connus de l'expérience mystique vécue dans ces deux pays.

L’interview aux sorciers et la description époustouflante de certains lieux et objets immergent le lecteur dans une aventure pittoresque.

Sorciers, mangeurs d’âmes, charlatans, marabouts, envouteurs, guérisseurs, sacrificateurs, devins, prêtres vaudous, prêtres traditionnels, magie noire et magie blanche, divinations, satanisme, occultisme, ésotérisme, superstition, lecture de la main et du tarot, sont autant de termes que le lecteur rencontre dans les lignes de ce livre et avec lesquels, à la fin, il se familiarise. Ce livre, illustré par une cinquantaine de photographies originales prises avec la permission des sorciers, contient des réponses et des informations qui dissipent la curiosité du lecteur.